Pnrr e transizione, le sfide e gli aggiornamenti dei ministeri
Per sbloccare la terza erogazione dei finanziamenti europei sul Next Generation EU, l’Italia dovrà aver centrato 45 traguardi entro il 30 giugno 2022, per rispettare quanto indicato nel proprio Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e non disattendere quanto concordato con l’Unione Europea.
Al momento Bruxelles ha sbloccato la prima rata di pre-finanziamento pari a 8,95 mld € di sovvenzioni, 15,94 mld € di prestiti e alla fine del 2021 ha preso in carico la domanda dell’Italia per sbloccare la seconda erogazione da 24,1 mld € lordi. Per poter asservire l’istanza di pagamento era però necessario prima raggiungere 51 fra obiettivi e traguardi (i famosi Milestones e Targets) entro la fine dell’anno, che con tenacia e duro lavoro è stato raggiunto.
In termini assoluti il ministero della Transizione ecologica ha titolarità della missione 2 “Rivoluzione Verde e transizione ecologica” con 34,7 mld € articolati fra investimenti e riforme, suddivise in quattro componenti: economia circolare e agricoltura; energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile; efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; tutela del territorio e della risorsa idrica.
In base al monitoraggio europeo, il Pnrr italiano prevede complessivamente 527 tra “Milestones e Targets (M&T)”. Al MITE è affidata la quota più importante, pari a 89 M&T distribuiti nel corso degli anni. Il ministero ha centrato tutti gli impegni del 2021 (erano 7 da rendicontare alla Commissione europea) e quest’anno dovrà conseguirne altri 20, di cui 11 nei primi sei mesi del 2022.
Il ministero – sia nella propria relazione sullo stato di attuazione che in audizione parlamentare con Cingolani – ha garantito che riuscirà a rispettare le scadenze indicate. Ha inoltre informato che “nei prossimi mesi” prevede di aggiudicare bandi già in corso per oltre 2,5 miliardi di euro. Si tratta di quelli per “impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti (1,5 mld €)”, “progetti ‘faro’ di economia circolare” (0,6 mld €), “Isole Verdi” (0,2 mld €), “interventi per la sostenibilità ambientale dei porti” (0,27 mld €).
Il MITE stima poi che nel corso del semestre riuscirà a emanare nuovi bandi per quasi 10 mld €: “sviluppo agrovoltaico” (1,1 mld €), “promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’auto-consumo” (2,2 mld €), “sviluppo del biometano” (1,92 mld €), “rafforzamento smart grid” (3,61 mld €), “interventi su resilienza climatica reti” (0,5 mld €), “sviluppo di sistemi di teleriscaldamento” (0,2 mld €), “tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano” (0,33 mld €).
Per gli 11 M&T da raggiungere in questo semestre, il MITE segnala alcuni elementi di attenzione, seppur “non critici”, per tre di questi. Per i restanti otto non si ravvisano criticità. Nello specifico i 3 M&T sono: la digitalizzazione dei parchi nazionali; l’avvio di una piattaforma informativa per promuovere la consapevolezza sui temi ambientali; ricerca e sviluppo sull’idrogeno, con il piano di ricerca approvato ed Enea come affidatario. Sull’idrogeno c’è anche l’aggiudicazione dell’appalto per costruire uno stabilimento per la produzione di elettrolizzatori. Per l’efficienza si prevede una semplificazione delle procedure. C’è poi la strategia per l’economia circolare (con la consultazione conclusa) e l’entrata in vigore del decreto ministeriale per il programma nazionale di gestione dei rifiuti con inclusione almeno degli obiettivi indicati. A queste si aggiungono le misure per promuovere la competitività dell’idrogeno, per le quali sono state avviate le interlocuzioni con il ministero dell’Economia, la semplificazione del quadro giuridico per la gestione dei rischi idrogeologici, per cui sono stati adottati i primi provvedimenti con la Legge di bilancio 2022, e l’entrata in vigore del nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui.
Dal punto di vista delle riforme, dal MIMS si attendono semplificazioni per le autorizzazioni per gli impianti di cold ironing, per le procedure di pianificazione strategica, per gli investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico e per le concessioni nelle aree portuali. Il ministero indica queste ultime due come già raggiunte. Per il cold ironing il MIMS informa che è stata presentata da Enel e Terna una proposta che verrà discussa con i proponenti, il MITE e ARERA. Fra gli investimenti sulla sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale sono state avviate le interlocuzioni con il MITE per individuare i progetti.
Il MISE ha invece avviato gli iter per “rinnovabili e batterie”, con il decreto all’esame della direzione generale, il supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica, per cui si sta discutendo con Cassa depositi e prestiti. Ci sono infine interventi per il finanziamento di start-up e la competitività delle filiere produttive.