Gasdotto Tap, quattro proposte per il potenziamento!!
Le ipotesi dei Tso: da un minimo di 15,6 mld mc/anno (costo stimato di 114 mln €) a un massimo di 21,9 mld mc/anno (costo 1.020 mln €, più 2 mld € in Italia). Intanto la condotta ha già trasportato oltre 9 mld mc
In un momento critico per il mercato del gas europeo, sono arrivate le quattro proposte di Tap, Desfa e Snam per il potenziamento del gasdotto dalla Grecia all’Italia, pubblicate al termine della “progettazione coordinata” iniziata a novembre 2021 a seguito della fase conclusiva non vincolante del market test.
Le proposte consultabili fino al 18 marzo 2022, spaziano da una “espansione minima” del gasdotto (la cui capacità è al momento di 10 miliardi mc l’anno) a 15,6 mld mc/anno per un costo stimato di 114 mln € e una durata dei lavori di 45 mesi, fino a una “piena espansione” a 21,9 mld mc/anno a un costo di 1.020 mln € per una durata dei lavori di 65 mesi.
Le opzioni intermedie sono invece un “espansione limitata” a 15,7 mld mc/anno per un costo di 388 mln € e durata lavori di 60 mesi, e una “espansione parziale” a 18,4 mld mc/anno a un costo di 730 mln € e durata lavori di 65 mesi.
Il potenziamento del Tap sarà effettuato con l’aggiunta di stazioni di compressione in Grecia e Albania, cui dovrà corrispondere un adeguamento della rete italiana di Snam, che propone a sua volta quattro opzioni: Livello 0 (capacità all’entry point di Melendugno accresciuta a 10,1 mld mc/anno) e Livello 1 (11,7 mld mc/anno) con avvio a fine 2027 e nessun investimento richiesto, Livello 2 (16,3 mld mc) e Livello 3 (20,2 mld mc) con avvio entro il 2029. Per le ultime due opzioni le necessità di investimento sono ancora in fase di valutazione, ma non dovrebbero superare i 2 mld €.
Tap, Snam e Desfa – dopo il via libera delle autorità di regolazione di Italia, Albania e Grecia – inizieranno la fase delle offerte vincolanti nel maggio 2023, che potrebbe però essere anticipata al prossimo luglio sulla base della consultazione che si chiuderà il 18 marzo.
Le proposte per il potenziamento del Tap sono arrivate alla vigilia della riunione ministeriale dell’advisory council del Southern Gas Corridor svoltosi il 4 febbraio a Baku, in occasione della quale è stato reso noto che dal 31 dicembre 2020 (giorno di avvio dei primi flussi di gas dall’Azerbaijan) al 31 dicembre 2021 il gasdotto ha trasportato in Europa 8,1 mld mc di gas, di cui 6,8 mld mc hanno raggiunto l’Italia e il volume restante Grecia e Bulgaria. Includendo gennaio 2022, Tap ha trasportato complessivamente in Europa oltre 9 mld mc di gas.
Durante il vertice di Baku, il ministro dell’Energia dell’Azerbaijan, Parviz Shahbazov, ha stimato che il gasdotto Tap trasporterà quest’anno in Italia un totale di 7,4 mld mc di gas, 600 mln mc in più rispetto al 2021.
Il managing director di Tap, Luca Schieppati, ha reso noto per parte sua che “le valutazioni preliminari confermano che la condotta può potenzialmente trasportare idrogeno”.